LEVICO
La storia di Levico Acque è fortemente legata a quella del suo territorio, la Valsugana, ricca sia di acqua ferruginosa (usata a scopi curativi nello stabilimento delle Terme), che di purissima e leggera acqua minerale naturale, proveniente da una fonte diversa da quella termale, che è ancora quella che oggi viene imbottigliata come Acqua Levico.
Le conoscenze sulle proprietà terapeutiche delle acque termali di Vetriolo sono note dal medioevo. Sono menzionate nel 1673 da Michelangelo Mariani nella sua storia del Concilio di Trento, e già dal 1700 diventano oggetto di pubblicazioni scientifiche.
Nel 1778 la zona di Levico fu ceduta alla casa regnante Austriaca e nel 1779 l’imperatrice Maria Teresa prese possesso della città. Nel 1860 venne costituita una “Società balneare” per le cure termali e si costruirono i primi stabilimenti termali. Di lì l’acqua venne portata a valle fu costruito lo Stabilimento Vecchio a Levico, poi distrutto e successivamente ricostruito ed ampliato.
Dopo il secondo conflitto mondiale si verificò una notevole espansione urbanistica anche in relazione allo sviluppo delle Terme che passarono dallo Stato alla Regione, che costruì il nuovo Palazzo termale al posto del distrutto Albergo Regina. Lo Stabilimento Vecchio venne quindi esclusivamente dedicato all’imbottigliamento della sola acqua minerale naturale Levico Casara (dal 2013 denominata solo acqua Levico) ed è entrato in funzione nel 1961.
Nel 2005 l’azienda è stata acquisita dalla società Emmetre srl di proprietà della famiglia Franzoni. Da allora, Levico Acque ha intrapreso un percorso di crescita, abbracciando i valori della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente, che l’ha portata all’attuale capacità produttiva di circa 25.000 bottiglie l’ora, e ad una notorietà di cui beneficia anche il suo territorio.